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Roma è “Open to the future” al MIPIM 2025

Mipim 2025

Anche quest’anno la Capitale è stata presente al MIPIM 2025 per esporre i numerosi progetti per la trasformazione della città e le opportunità di investimento ad essi collegate. Il MIPIM, tenutosi dall’11 al 14 marzo 2025 a Cannes, è l’appuntamento immancabile per tutti i principali decision makers dell’ambito immobiliare: tra sviluppatori, investitori, territori, agenzie di sviluppo, amministrazioni locali, fondi di investimento, società di costruzioni e di servizi si arrivano a contare oltre 2.400 espositori provenienti da più di 80 Paesi che offrono un ecosistema privilegiato in cui gli operatori possono incontrarsi, sviluppare progetti di investimento, raccogliere finanziamenti e avviare collaborazioni. Roma Capitale, con il Sindaco Roberto Gualtieri, l’Assessore all’Urbanistica Maurizio Veloccia e l’Assessore al Patrimonio e alle Politiche Abitative Tobia Zevi, ha partecipato con il suo stand “Roma, open to the future”, realizzato con il supporto organizzativo di Risorse per Roma S.p.A. e in partnership con Camera di Commercio Roma e diverse realtà imprenditoriali nazionali e internazionali.

Che significa “Open to the future”? «È il senso della sfida. Quest'anno raddoppiamo: lo stand è il doppio dell'anno scorso, abbiamo una presenza molto maggiore e presentiamo un numero di progetti incardinati in corso di realizzazione, di trasformazione nella città, davvero senza precedenti». Si tratta di «nuove opportunità di rigenerazione urbana per proseguire e rilanciare questa azione di trasformazione» ha affermato il Sindaco. 

Tra i progetti presentati vi è quello del Digital Twin, un software che fornisce una rappresentazione virtuale e interattiva della città, integrando modelli BIM (Building Information Modeling) dei principali progetti urbanistici con il Piano Regolatore vigente e una vasta gamma di servizi. Dunque il software permetterà di mappare tutti i progetti di rigenerazione urbana in arrivo al dipartimento urbanistica che potranno avere una visione chiara dell’impatto dei progetti sul territorio. L’Assessore all’Urbanistica Maurizio Veloccia ha confermato che grazie al Digital Twin sarà «più facile realizzare la città dei 15 minuti» perchè il software renderà possibile esplorare in maniera tridimensionale i progetti di rigenerazione, entrando dentro gli appartamenti in costruzione e vedendo, con precisione, quali sono i servizi. Attualmente nel prototipo -da rendere pubblico nel 2026- ci sono 100 strati geografici informativi (piano regolatore, rete tram, rete metro), 97 aree di riqualificazione urbanistica, 63 modelli BIM, 31 schede informative di progetto, 13 Digital Twin 3D di edifici e 6 aree tematiche: urbanistica, mobilità e trasporto, gestione rifiuti e spazzamento, ambiente, giubileo, punti di interesse.

Il Sindaco Roberto Gualtieri ha ribadito che il nuovo modello di “Roma aperta al futuro” racconta di una piazza di nuove opportunità per gli investitori e di un’amministrazione pronta a dare tempi certi e rapidi alle opere, mettendo al centro il concetto di alta qualità per chi punta alla rigenerazione e riqualificazione della città. Sono molteplici i progetti che si inseriscono in questo processo di rinnovamento della Capitale, e le potenziali aree da rigenerare ancora non sul tavolo parlano di 19,2 chilometri quadrati di opportunità da riqualificare entro il 2050. In prima fila tra i piani citati c'è quello delle "Le Vele" di Calatrava a Tor Vergata, per cui Gualtieri si è detto pronto «per raccogliere le manifestazioni di interesse», coinvolgendo i privati in questi progetti di project financing, legati a doppio filo con il pubblico. 

Il focus è stato, però, principalmente sull’housing sociale e l’emergenza abitativa. Secondo quanto espresso dall’Assessore al Patrimonio e alle Politiche Abitative Tobia Zevi servono «alloggi a prezzi controllati, per famiglie con reddito medio che non possono accedere all'edilizia popolare ma non sono in grado di muoversi autonomamente nel libero mercato. Ci sono anche famiglie che dovrebbero essere in grado di rimanere sul mercato degli affitti, ma soffrono per la mancanza di alloggi e gli alti prezzi mentre più della metà delle famiglie a Roma spende più del 40% del proprio reddito per l'alloggio». L’obiettivo è, dunque, avere 70 mila nuove abitazioni in 10 anni. 20 mila serviranno per l’edilizia popolare e saranno destinate a persone con un reddito inferiore ai 20 mila euro. Altre 30 saranno destinato all’housing social, per nuclei con un reddito inferiore ai 50 mila euro. Il resto sarà destinato al mercato libero.

 

 

La gallery consultabile con alcune foto scattate durante le quattro giornate del MIPIM 2025, tra cui anche quella di alcuni dipendenti RpR presenti in loco.

 

Data ultimo aggiornamento: 17.03.2025

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