La confisca dei beni alle mafie è una delle forme di lotta alla criminalità organizzata più efficace e ricca di significato, attuata attraverso due interventi legislativi fondamentali, Legge 646/1982, cosiddetta Rognoni-La Torre* e la Legge 109/1996.
L’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC), ha il compito di gestire i beni confiscati, a partire dalla confisca di secondo grado, e destinarli per il riutilizzo a finalità sociali o istituzionali. L’ANBSC mette a disposizione, a titolo gratuito i cespiti sequestrati e confiscati agli Enti territoriali ai sensi e per gli effetti del D. Lgs. 159/2011 e ha trasferito, al patrimonio indisponibile di Roma Capitale n. 130 compendi immobiliari dislocati su tutto il territorio Capitolino.
Roma Capitale, in attuazione al Regolamento per la gestione dei beni confiscati alla criminalità organizzata sul territorio di Roma Capitale (D. A. C. 80/2018), promuove la valorizzazione ed il riutilizzo dei beni immobili confiscati alla criminalità organizzata entrati a far parte del proprio patrimonio indisponibile come strumento di promozione e rafforzamento della cultura della legalità della giustizia sociale, della solidarietà e per creare diffusione di inserimento sociale e di lavoro. Tali immobili sono utilizzati per Esigenze alloggiative - casa famiglia co-housing sociale, case-rifugio, finalità istituzionali, finalità sociali (centri di accoglienza, Centri antiviolenza ) culturali /artistica (Cinema Aquila, Casa del Jazz, Studi Cinematografici “Studio’s ex DePaolis”, ecc) sportiva e palestre sociali (Palestra della Legalità, Unione Rugby Capitolina, Lupa Boxe, ecc.).
Risorse per Roma supporta Roma Capitale nella funzione di controllo e monitoraggio degli immobili confiscati, attraverso le seguenti attività tecniche: sopralluoghi, istruttorie tecnico amministrative, rilievi tecnici, verifiche della regolarità urbanistica e catastale, trascrizioni degli atti, dei decreti e delle volture catastali, attività di immissione in possesso degli immobili riferite allo stato di utilizzo.
*“Pio La Torre meriterebbe, se fosse istituito, un Premio Nobel nel campo delle scienze sociali [...]. Mi riferisco alla legge "La Torre" contro la mafia. Qual è il significato della legge "La Torre"? La legge "La Torre" non è una legge qualsiasi, è un provvedimento giuridico che ha provocato una svolta generale nella vita sociale italiana e non solo italiana. E' in questo senso che dobbiamo intendere la legge "La Torre" alla stessa maniera di quando noi parliamo della legge sul divorzio o di altri provvedimenti [...]. Il reato di mafia è punibile anche con la espropriazione dei beni e questo non era previsto in nessun provvedimento e di fatto rappresentava una rivoluzione giuridica perché, secondo la civiltà giuridica del mondo borghese, la proprietà è sacra ed è stata sempre considerata sacra ed inviolabile. E invece La Torre ha sancito il principio che i colpevoli di reato di mafia fossero anche soggetti all'espropriazione dei beni.
Francesco Renda, in occasione del 17° anniversario dell'assassinio di Pio La Torre.
Data ultimo aggiornamento: 16.02.2024
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