Nel 1997 sbarca a Roma l'Ikea, la multinazionale specializzata nella vendita dei mobili a buon mercato. Acquista per 40 miliardi di lire un'area del Comune di Roma in zona Anagnina. La procedura di vendita –avviata prima con asta pubblica e poi con trattativa privata– è stata curata da Risorse per Roma, per conto dell'Assessorato capitolino al Patrimonio rappresenta l'atto conclusivo di una serie di attività propedeutiche e preparatorie, tra le quali segnaliamo il marketing e la promozione sul territorio nazionale e internazionale.
Per Ikea si è trattato dell'inizio di un sodalizio brillante nella capitale, dove ha aperto un altro spazio commerciale con ricadute occupazionali rilevanti per la città.
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L'Ikea all'Anagnina per quaranta miliardi di lire.
L'Ikea al tempo era già presente in Italia, a Milano, Cinisello Balsamo dal 1989.
In effetti l'Ikea ancor prima aveva tentato di inaugurare a Roma la prima sede italiana, ma si sa Roma è difficile ora come allora e non riuscirono a trovare un'area adatta.
Ma nel 1995 iniziarono le trattative con il Comune di Roma, proprietario di un'area sull'Anagnina, non distante dal raccordo.
Perfetta per Ikea, acronimo delle iniziali del fondatore Ingvar Kamprad della sua fattoria: Elmtaryd e del villaggio dove viveva: Agunnaryd.
Era il più “sostanzioso” atto di compravendita che il Comune di Roma avesse mai fatto prima di quella data: quaranta miliardi di lire oltre alla mole dell'opera, la più attesa di quegli anni.
Così l'Ikea, la multinazionale del mobile sbarca a Roma. Rutelli era il Sindaco e Angelo Canale, assessore al patrimonio, che firmò l'atto di compravendita.
L'Ikea versò una somma complessiva di circa 40 miliardi di lire in tre tranche, di cui la prima, di circa 14 miliardi di lire versata alla firma dell'atto.
Il Comune di Roma era il primo ente pubblico ad aver avviato un programma di dismissioni immobiliari. La procedura di vendita avviata prima con asta pubblica e poi con trattativa privata era stata curata curata da una Società Pubblica nata da poco "Risorse per Roma Spa", il cui AD era Aldo Palmeri di provenienza Benetton; responsabile del progetto, Gianluigi d'Isa di provenienza Fiat Impresit.
L'Ikea assumerà poco dopo circa 250 persone tra addetti alla vendita e personale amministrativo e chiuderà accordi con artigiani e piccoli imprenditori romani.
L'area di proprietà di Roma Capitale era occupata da diversi soggetti portatori di diversi interessi, l'ultimo ad andarsene, che fece una lunga resistenza fu proprio un pastore che pasceva lì le sue pecore e che da solo si era costruito un perfetto ricovero in legno...
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