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Il proprietario dell’immobile oggetto dell’istanza di condono può presentare richiesta di rettifica (difformità verificate DOPO il ritiro del titolo edilizio in sanatoria) o di riesame (difformità verificate PRIMA del rilascio del titolo edilizio in sanatoria) della concessione nel caso in cui riscontri difformità, formali o sostanziali, con quanto dichiarato al momento della presentazione della domanda di condono o con la documentazione prodotta nel corso dell’iter istruttorio.

In base alla D.D. 290 del 2007 se l’interessato verifica tale difformità dopo aver ritirato il titolo edilizio in sanatoria (“concessione”) può presentare una domanda di rettifica, seguendo le indicazioni contenute nella pagina dedicata.

Se l’interessato riscontra una difformità dopo aver ricevuto la lettera di invito al ritiro della concessione, ma prima del rilascio del titolo, può presentare una domanda di riesame da trasmettere via PEC all’indirizzo protocollo.urbanistica@pec.comune.roma.it

Attraverso la presentazione di una formale richiesta di riesame possono essere emendati eventuali refusi di stampa e gli errori riguardanti i dati anagrafici del proprietario, il numero civico e –in caso di variazione di toponomastica– l’indirizzo dell’abuso.

È possibile inoltrare richiesta di riesame propedeutica al deposito della domanda con modalità semplificata (Delib. A.C. n. 40/2019), accedendo al Sicer Online 🡪 richiesta modifica dati essenziali.

Attenzione: non è possibile accogliere richieste di riesame che si configurino come una integrazione sostanziale della domanda di condono o che si presentino come una richiesta di condono “aggiuntiva” rispetto all’istanza originaria (ad esempio aumento di superfici e/o volumi, cambi di destinazione d’uso e frazionamenti non dichiarati nel modello di domanda.)

 

Guida alla presentazione della domanda di riesame

Per presentare una domanda di riesame è disponibile l’apposito modulo (Modello 16) da accompagnare con i seguenti allegati:

  • dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà relativo alla proprietà dell’immobile (Modello 33)
  • copia del documento d’identità in corso di validità del richiedente
  • dichiarazione di domiciliazione digitale (consigliata) per ricevere eventuali comunicazioni dell’Ufficio presso il proprio indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) (Modello 37)
  • eventuale atto di delega (Modello 06) o atto di delega con dichiarazione di domiciliazione digitale (Modello 38) se a presentare la richiesta è persona diversa dal proprietario dell’immobile
  • reversale di pagamento dei “Diritti di segreteria per la domanda di riesame”, pari a € 51.50
  • attestazione di pagamento dei diritti di segreteria per la domanda di riesame. Per richiedere il bollettino pagoPA inviare una Email a cassa.condono@rpr-spa.it seguendo attentamente le indicazioni contenute nella pagina web dello Sportello virtuale Cassa Condono.

Al fine di agevolare lo svolgimento dell’iter istruttorio, l’Ufficio Condono invita a presentare anche la seguente documentazione tecnico-urbanistica:

  • relazione tecnica che fornisca la motivazione della richiesta di riesame
  • descrizione dettagliata delle difformità rilevate e di cui si chiede la correzione

La domanda va trasmessa via PEC all’indirizzo protocollo.urbanistica@pec.comune.roma.it

A conclusione dell’iter istruttorio l’Ufficio invierà una nuova comunicazione di invito al ritiro della concessione all’indirizzo indicato al momento della presentazione della domanda di riesame (si consiglia la domiciliazione digitale via PEC).

L’appuntamento può essere prenotato seguendo le indicazioni contenute nella comunicazione e in ogni caso scrivendo all’URP digitale che è raggiungibile alla Email documentiperconcessione@rpr-spa.it

In occasione del rilascio del titolo in sanatoria è necessario presentare:

  • Dichiarazione sostitutiva di atto notorio per rilascio concessione (Modello 04), una per ogni comproprietario, incluso il coniuge in comunione dei beni (maggiori informazioni su come compilare il Modello 04 sono disponibili nella pagina dedicata al rilascio del titolo edilizio)
  • Atto di delega (Modello 06), uno per ogni comproprietario
  • Copia del documento di identità, leggibile, integro, completo di ogni parte e in corso di validità del delegante (di tutti i comproprietari) e del delegato (ai sensi del DPR 445/2000)
  • Comunicazione di invito al ritiro del titolo edilizio in sanatoria
  • Marca da bollo da 16 €.

 

F.A.Q.

  1. Come faccio a sapere se per un immobile è stata presentata una domanda di riesame?
  2. Qual è lo stato di avanzamento della lavorazione della mia domanda di riesame?
  3. Ho ricevuto la nuova comunicazione di invito al ritiro della concessione. Cosa devo fare?
  4. La comunicazione di invito al ritiro della concessione mi invita a predisporre ulteriore documentazione. Perché?
  5. Perché non è stato applicato lo “sconto prima casa”?
  6. Perché lo sconto prima casa è stato applicato solo ad una parte della superficie dichiarata?
  7. Posso modificare la superficie indicata nell’istanza?
  8. Cosa devo fare se è cambiato il nome della via in cui è sito l’immobile oggetto di condono?
  9. Cosa devo fare se è cambiato il numero civico dell’immobile oggetto di condono?
  10. Cosa devo fare se sono cambiati gli identificativi catastali (foglio e particella)?
  11. Cosa devo fare se la lettera di invito al ritiro della sanatoria è stata recapitata alla vecchia proprietà?
  12. Posso chiedere un riesame per allegare alla “concessione” una planimetria diversa da quella inserita?
  13. Ho dichiarato che le opere sono state ultimate prima del 1.9.1967 ma sulla lettera di invito al ritiro della concessione risultano oneri concessori da pagare. Posso chiedere un riesame?
  14. La volumetria utilizzata per il calcolo degli oneri non corrisponde a quanto ho dichiarato nell’istanza
  15. Nell’istanza originaria non ho indicato la superficie del balcone. Posso fare una richiesta di riesame?
  16. Nell’istanza ho dichiarato solo un ampliamento dell’unità immobiliare ma contemporaneamente ho anche variato gli spazi interni. Posso fare una richiesta di riesame?



1. Come faccio a sapere se per un immobile è stata presentata una domanda di riesame?
Per sapere se a seguito dell’invio di una lettera di invito al ritiro della concessione è stata presentata domanda di riesame è possibile inviare una Email al Servizio Informazioni Digitale (S.I.D.) seguendo le indicazioni contenute nella pagina dedicata

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2. Qual è lo stato di avanzamento della lavorazione della mia domanda di riesame?
Per conoscere lo stato di avanzamento della Sua domanda di riesame può consultare il SICER online, il nuovo servizio informatico dell’Ufficio di Scopo Condono che consente di seguire direttamente la progressione dell’iter istruttorio del procedimento di interesse. Al servizio si accede seguendo le indicazioni contenute nella pagina dedicata "SICER online" del sito istituzionale di Roma Capitale. In alternativa può rivolgersi al Servizio Informazioni Digitale (S.I.D.) seguendo le indicazioni contenute nella pagina dedicata

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3. Ho ricevuto la nuova comunicazione di invito al ritiro della concessione. Cosa devo fare?
Deve prendere un appuntamento per il rilascio del titolo edilizio, seguendo le indicazioni contenute nella comunicazione ricevuta o contattando l’URP digitale all’indirizzo Email documentiperconcessione@rpr-spa.it che Le fornirà tutte le indicazioni per concludere senza disguidi il procedimento di Suo interesse

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4. La comunicazione di invito al ritiro della concessione mi invita a predisporre ulteriore documentazione. Perché?
Il rilascio del titolo edilizio in sanatoria è un procedimento amministrativo a sé stante. In base alla vigente normativa la “concessione” può essere rilasciata solo al proprietario dell’immobile o a tutti i comproprietari e a condizione che nessuno di loro sia indagato per reati di mafia o riciclaggio. Tale dichiarazione può essere resa in autocertificazione utilizzando il Modello 04 che occorre presentare al momento del rilascio del titolo. L’atto di delega (Modello 06) – compilato specificamente per il ritiro della “concessione” – deve essere sottoscritto da tutti i comproprietari, incluso il coniuge in comunione dei beni

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5. Perché non è stato applicato lo “sconto prima casa”?
Per applicare il cosiddetto “sconto prima casa” è necessario che il richiedente la sanatoria alleghi all’istanza una dichiarazione sostitutiva di atto notorio, resa ai sensi del DPR 445/2000, nella quale attesti che l’immobile oggetto di condono è la sua abitazione principale e dichiari di non essere proprietario o comproprietario di altri immobili a destinazione residenziale nell’ambito del territorio del Comune di Roma. In caso di intervenuta alienazione dell’immobile il diritto a tale riduzione economica può essere trasferito alla nuova proprietà, purché ricorrano per l’attuale proprietario le stesse condizioni già dichiarate dal richiedente la sanatoria. Ai sensi delle LL. 47/85 e 724/94 l’unico requisito richiesto per il riconoscimento dello “sconto prima casa” è che l’unità immobiliare oggetto di condono sia l’abitazione principale del richiedente

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6. Perché lo sconto prima casa è stato applicato solo ad una parte della superficie dichiarata?
Lo sconto per la prima casa è consentito per una sola unità a destinazione residenziale e alle sue eventuali pertinenze, fino ad una superficie massima di 150 mq. Nel caso di un’istanza di condono presentata per diverse unità immobiliari con unico modello 47/85-R la riduzione economica è applicata pertanto alla superficie prevista dalla normativa. Gli stessi limiti valgono anche per le istanze avanzate ai sensi della L. 724/94

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7. Posso modificare la superficie indicata nell’istanza?
La D.D. 290/2007 impedisce l’accoglimento di istanze di riesame volte ad integrare le superfici e/o i volumi originariamente richiesti. Possono essere accettati limitatissimi scostamenti dovuti a imprecisioni nella compilazione dell’istanza (es.: superficie accessoria indicata come superficie utile nella domanda di condono). In tal caso la richiesta di riesame deve essere accompagnata da una circostanziata relazione tecnica asseverata che fornisca tutti gli elementi necessari alla valutazione istruttoria

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8. Cosa devo fare se è cambiato il nome della via in cui è sito l’immobile oggetto di condono?
Se dopo la presentazione della domanda di condono è intervenuta una variazione di toponomastica, mai comunicata all’Ufficio Condono, occorre allegare alla domanda di riesame una visura storico-catastale e la planimetria catastale relativa all’epoca dell’abuso. La planimetria deve essere estratta successivamente alla variazione dell’indirizzo, in modo che sulla stampigliatura laterale impressa dal catasto risulti la nuova toponomastica

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9. Cosa devo fare se è cambiato il numero civico dell’immobile oggetto di condono?
Se dopo la presentazione della domanda di condono è intervenuta una variazione del numero civico mai comunicata all’Ufficio Condono occorre allegare alla domanda di riesame una visura storico-catastale e la planimetria catastale relativa all’epoca dell’abuso. La planimetria deve essere estratta successivamente alla variazione del numero civico, in modo che sulla stampigliatura laterale impressa dal catasto risulti la nuova toponomastica

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10. Cosa devo fare se sono cambiati gli identificativi catastali (foglio e particella)?
Se dopo la presentazione della domanda di condono è intervenuta una variazione degli identificativi catastali (foglio e/o particella) mai comunicata all’Ufficio Condono occorre allegare alla domanda di riesame una visura storico-catastale e la planimetria catastale relativa all’epoca dell’abuso. La planimetria deve essere estratta successivamente alla variazione di foglio e particella, in modo che sulla stampigliatura laterale impressa dal catasto risultino i nuovi dati

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11. Cosa devo fare se la lettera di invito al ritiro della sanatoria è stata recapitata alla vecchia proprietà?
Qualora sia intervenuto un passaggio di proprietà durante l’iter istruttorio e l’utente non ne ha fornito notizia all’Ufficio Condono è necessario presentare una richiesta di riesame pagando i relativi diritti e allegando copia dell’atto notarile. Se invece la notifica della lettera di invito al ritiro della sanatoria è avvenuta prima del passaggio di proprietà, sarà sufficiente seguire le istruzioni contenute nella lettera stessa e fornire copia dell’atto notarile tra i documenti necessari per il ritiro della concessione in sanatoria

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12. Posso chiedere un riesame per allegare alla “concessione” una planimetria diversa da quella inserita?
Alla concessione in sanatoria deve essere allegata la planimetria depositata al momento della denuncia in catasto degli abusi commessi, in copia originale estratta direttamente dal catasto o in copia resa conforme all’originale dalla dichiarazione di un tecnico abilitato. Qualora la planimetria relativa all’epoca dell’abuso riporti macroscopici errori grafici o omissioni evidenti che non sono stati emendati fino al deposito di una nuova planimetria relativa a successivi interventi non oggetto di condono, è necessario allegare all’istanza di riesame un elaborato grafico redatto in veste di progetto da un tecnico abilitato e che riporti l’individuazione dell’immobile sul territorio, indirizzo, foglio e particella dell’immobile e la sovrapposizione tra la planimetria errata e l’esatta rappresentazione grafica delle opere illecite. Richieste di riesame di questo tenore possono tuttavia trovare accoglimento solo in via eccezionale, quando la planimetria relativa all’epoca dell’abuso sia assolutamente inadatta a rappresentare le opere oggetto di condono

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13. Ho dichiarato che le opere sono state ultimate prima del 1.9.1967 ma sulla lettera di invito al ritiro della concessione risultano oneri concessori da pagare. Posso chiedere un riesame?
Per le istanze di condono presentate ai sensi della L. 724/94, della L. 326/03 e della L.R. 12/04, non è sufficiente una dichiarazione resa ai sensi del DPR 445/2000 (dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà) per dichiarare che le opere sono state completate entro il 1.9.1967. La più recente giurisprudenza ha stabilito che l’onere della prova è a carico del richiedente la sanatoria che ai fini dell’accoglimento dell’istanza è tenuto ad allegare documentazione probante che riconduca inequivocabilmente le opere abusive all’epoca dichiarata. La semplice produzione di dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà non può in alcun modo assurgere al rango di prova, seppur presuntiva, dell'epoca dell'abuso (si vedano ad esempio CDS IV 7.7.2014 n. 3414; CDS VI 14.11.2014 n. 5597 e CDS IV 27.7.2015 n. 3666)

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14. La volumetria utilizzata per il calcolo degli oneri non corrisponde a quanto ho dichiarato nell’istanza
Il volume imponibile lordo deve sempre essere calcolato secondo le disposizioni della DCC 2961/1978. Qualora la domanda di condono indichi il solo volume netto o sia stata indicata una volumetria senza specificare se la stessa sia lorda o netta, la volumetria imponibile viene calcolata d’ufficio secondo le previsioni della DCC 2961/1978

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15. Nell’istanza originaria non ho indicato la superficie del balcone. Posso fare una richiesta di riesame?
Le superfici accessorie relative ai balconi possono essere oggetto di riesame a condizione che si dimostri che il completamento del balcone stesso sia avvenuto entro i limiti temporali imposti dalla legge di riferimento

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16. Nell’istanza ho dichiarato solo un ampliamento dell’unità immobiliare ma contemporaneamente ho anche variato gli spazi interni. Posso fare una richiesta di riesame?
Ai sensi della DD 290/2007 qualsiasi opera che non sia stata denunciata con l’istanza di sanatoria non può essere legittimata con la domanda di condono, ma attraverso strumenti urbanistici diversi, anche se è stata completata entro i limiti temporali posti dalla legge di riferimento

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Data ultimo aggiornamento: 10.07.2024

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